Aria, Movimento, Buone Relazioni…

ARIA, MOVIMENTO, BUONE RELAZIONI…

E UNA DELIZIOSA COLAZIONE AL SACCO!

Un po’ di tempo fa, si parlava ancora di elementi che fanno la differenza per mantenere uno stile di vita sano, almeno nel tentativo di instaurare buone abitudini salutari e prevenire disagi e malattie. Attualmente l’unica parola più frequente è il verbo “combattere”. 

“Combattere contro il nemico”…l’essere umano ha sempre bisogno di averne almeno uno, visibile o invisibile. Quando ci si ammala, si deve combattere la malattia, quando si esce da casa, bisogna combattere per farsi valere, per acquisire i propri spazi…ma è davvero questa la mentalità vincente che ha migliorato la vita di tutti? Non mi sembra che il nostro stile di vita attuale ne abbia tratto vantaggio. 

Oggi più che mai, siamo in una nube confusa di bisogni, senza riuscire a distinguere quello che ci fa stare bene materialmente e a lungo termine, da ciò che ci rende felici. 

Anche se la felicità non è un traguardo, molti neanche ci provano. Allora, combattere è l’unica parola che li tiene in vita, al punto che, nel momento in cui l’adrenalina si alza, non sanno più che farsene, perché come si alza, si abbassa pure, e così, hanno perso l’occasione. Per questa ragione, cerco di non usare questo verbo nel mio vocabolario. 

Le malattie vengono per una ragione precisa. Se batte forte il cuore quando si vede una persona che piace e a cui ci si sente legati, non vuol dire che si è malati. Però se non si riesce ad esprimere i propri sentimenti, anno dopo anno, allora il cuore si sente compresso, si ammala. A questo aggiungiamo uno stile di vita inadeguato, scarso movimento o non adatto al fisico, alimentazione priva di nutrienti, abuso di zuccheri e alcol… il mal di cuore è assicurato. È solo un esempio e di un solo organo.

Nel nostro corpo gli organi sono correlati, lavorare solo su uno di essi, significa trascurare il corpo nella sua interezza. Se ad ogni organo è correlata una funzione “tecnica” – possiamo tranquillamente dire che il corpo ci parla, e a noi che spesso trascuriamo di ascoltarlo, si manifesta con il disagio, la malattia.

A questo punto, combattere la malattia non è il metodo che fa per me, preferisco “accompagnare”, capirne la causa e lavorare anche sulla psiche, sulla mente, qualsiasi origine abbia il disagio affinché la guarigione diventi consapevole e duratura. Mantenere la salute è davvero un obiettivo, capirne i meccanismi e non delegare sempre ai medici qualsiasi disturbo.

Fino all’ultimo giorno di vita, la respirazione ci accompagna, consapevolmente o meno, ci riguarda e non può essere limitata da nessuno, se non da noi stessi. E se vogliamo respirare aria buona, dobbiamo uscire.

Camminare vicino al mare, nei parchi, nei boschi e ovunque sia possibile questo meraviglioso interscambio con la natura. Il movimento, che sia uno sport leggero o adatto al nostro fisico, che sia anche attività ludica, mette in funzione cellule, organi, fa entrare in connessione il corpo con la mente e lo spirito. Dalla camminata in montagna alla corsa, dal gioco a bocce alla pallacanestro, è importante anche la condivisione. Interagire con gli altri, sorridere, scherzare, rilassare i muscoli e pranzare insieme con una semplice e corretta colazione al sacco, sono momenti che aumentano la nostra salute. Sono diritti che appartengono a ciascuno di noi, e negarli, significa negare la salute mentale e fisica, significa negare il diritto alla vita. 

Aria, movimento, buone relazioni e una deliziosa colazione al sacco.